O canté ‘n pò d’un-a canson

12.00 

Questi canti hanno attraversato gli anni e percorso la storia di tanta gente raccogliendone il segno.
A noi sono giunti come un buon vento intriso di ricordi, di usanze, di passioni e di voci di chi prima di noi li ha cantati.
Il loro fascino e la loro forza evocativa sono intatti e li sospingono verso altre genti. Interpretandoli alla nostra maniera, rispettando i testi e le melodie originali, accompagnamo così questi canti per un tratto del loro viaggio… facciamo un po’ di strada insieme.

10 disponibili

Descrizione

La musica popolare è nata dai sogni dell’inconscio individuale e collettivo, sogni che hanno lasciato dietro di sé qualcosa di profondamente intrigante, che hanno affascinato e tenuto i sognatori legati al loro ricordo, quasi a chiedere con insistenza di essere interpretati. E l’interpretazione, spesso scaturita da un’immaginazione primordiale, ha prodotto le canzoni, le quali sono trasfigurazione o sublimazione dei grandi simboli della vita e della morte: la spiritualità, la forza, l’amore, la maternità, il sacrificio e tutto ciò che è originariamente umano, elementi universali che appartengono a tutte le culture e ai miti che le popolano. Le narrazioni affidate alla vocalità hanno unito, di fatto, le radici emotive dell’immaginario individuale e collettivo all’innato bisogno di sognare a occhi aperti, e intere generazioni hanno ascoltato la nostra voce più antica e profonda. Le canzoni narrative e romanzesche costituiscono la serie più numerosa dei canti popolari del Piemonte e di altre aree dell’Italia settentrionale e, come già aveva osservato Costantino Nigra, molte di esse sono comuni ad altre regioni europee, come la Provenza, la Catalogna, la Bretagna nelle quali è possibile riconoscere un substrato celtico. Questo immenso patrimonio di musiche tradizionali è stato tramandato oralmente, ha seguito le migrazioni dei popoli in un continuo processo di trasformazione e rigenerazione. In queste canzoni c’è una straordinaria forza drammaturgica, alcune sono vere e proprie pièce teatrali, sceneggiature in miniatura in cui si alternano episodi domestici, amorosi o romanzeschi, taluni lieti, altri dolorosi, tutti sul filo di una narrazione elegante, gentile, talvolta percorsa da malinconica ironia. O cantè ‘n pò d’un-a canson, un verso tratto dalla canzone Il corsaro, rappre­senta la voglia di raccontare di un’umanità che ha affidato al canto la testimonianza della propria sto­­ria.

Lidia Benone Giacoletto
Elisa Zagatti voce
Giuseppe Calvagna contrabbasso
Roberto Sgarlata voce
Simone Arlorio clarinetto, sax
Giancarlo Zedde pianoforte fisarmonica

Informazioni aggiuntive

Peso 0.3 kg
Dimensioni 12 × 12 × 0.5 cm
Autore

Concert-azione

Anno

2013

Allegato

CD audio

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