Un’arpa per Teresa

12.00 

La grandezza di ciò che Teresa Viarengo, attraverso il lavoro di Coggiola e Leydi, ci ha consegnato può essere considerato per molti aspetti un patrimonio per l’intera umanità al pari di altri grandi archivi etnografici.

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Descrizione

Quando trovai per caso il cd Teresa Viarengo e la ballata popolare in Piemonte delle edizioni GEOS, non avrei di certo immaginato ciò che ne sarebbe scaturito…
Avevo iniziato a lavorare all’idea di un cd su alcuni materiali del Coro Bajolese e del Nigra e volevo anche arrangiare un paio di brani di Teresa e così mi misi ad ascoltare con attenzione e…
Un fiume in piena iniziò a scorrere nella mia testa. Tutto quello che aveva accompagnato la mia infanzia, persone, cose, luoghi, riprendevano vita e la mia arpa si arricchiva di una linfa nuova, inaspettata o forse soltanto sopita. Da quel momento il legame con Teresa e il suo mondo è stato una presenza costante nella mia musica, e anche su percorsi apparentemente diversi o distanti dalla musica squisitamente tradizionale, resta in sottofondo questo legame, vitale ed ispiratore.
Nel mio primo cd Rèis, erano presenti già diversi rimandi alla sua figura, ma avevo pensato immediatamente ad un lavoro che riguardasse esclusivamente Teresa Viarengo.
L’occasione di ascoltare le registrazioni integrali del fondo Leydi conservate in Svizzera presso il Centro di dialettologia e di etnografia di Bellinzona, ha reso possibile tradurre in realtà l’idea: potevo finalmente tentare di dipingere con i suoni la «mia Teresa».
La grandezza di ciò che Teresa, attraverso il lavoro di Coggiola e Leydi, ci ha consegnato può essere considerato per molti aspetti un patrimonio per l’intera umanità al pari di altri grandi archivi etnografici. Ho cercato di fare emergere tutte le suggestioni, i mondi, i colori, i suoni, che nascono dall’ascolto dei materiali. Le parti narrative, le interviste, i commenti, hanno dato forma alla musica, forse più delle parti squisitamente cantate. Mi sono sentito trasportare in una sorta di viaggio nel tempo dove la «mia Teresa» si è incontrata con la vera Teresa. Ne è nato un lavoro articolato, fatto di linguaggi musicali differenti, di sonorità varie e volutamente pieno di rimandi e citazioni. Tutto, come sempre, nasce da una voce, dalla voce di Teresa, da questa voce intensa, piena di sentimento, capace di narrare con naturalezza l’esistere di un tempo che non è più, ma che impasta il quotidiano di oggi più di quanto riusciamo a percepire, e così Teresa, la sua voce, è diventata musica…

Informazioni aggiuntive

Peso 0.3 kg
Dimensioni 12 × 12 × 0.5 cm
Autore

Enzo Vacca

Anno

2012

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