Descrizione
I protagonisti di questo libro – pur così diversi per estrazione sociale e importanza – sono personaggi sui quali la storiografia ha prodotto una massa di studi davvero rilevante, eppure la notorietà dei nomi non corrisponde a un’adeguata conoscenza della loro opera da parte di un vasto pubblico.
Di Eugenio di Savoia si sa che fu un grande condottiero, ma pochi sono in grado di valutare con chiarezza l’importanza capitale che le sue vittorie ebbero nel determinare gli assetti politici dell’Europa settecentesca; ancor meno noti sono del resto i risvolti di una personalità che, lungi dall’esprimersi unicamente sui campi di battaglia, ebbe a cuore, come pochi altri, l’arte e la cultura.
Di Vittorio Amedeo II si ricordano generalmente il valoroso contributo fornito nella battaglia di Torino del 1706 e la conquista del titolo regio, ma si ignorano la sottigliezza politica, l’efficienza amministrativa e l’energia che gli consentirono di fare del suo piccolo Stato uno dei protagonisti della scena continentale.
La figura di Pietro Micca, poi, è stata a lungo relegata in una dimensione a metà strada fra storia e leggenda e solo in tempi relativamente recenti il giudizio degli studiosi, liberatosi dalla retorica patriottica e illuminato da importanti scoperte archeologiche, ha fornito un’interpretazione seria e per quanto possibile documentata del suo sacrificio.
Insegnante di lettere in una scuola media superiore torinese, Pier Giorgio Viberti è autore di manuali scolastici (grammatiche e antologie), di testi di cultura e folclore piemontese, di opere di divulgazione storica e di libri dedicati a tematiche di attualità.
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