Quel che non sai, figlia e madre insieme nella sofferenza psichica

12.00 

Attraverso il dialogo post mortem con la madre, affetta da disturbo bipolare, la figlia rievoca la storia dentro il disturbo mentale materno, cercando di tratteggiare quanto la sofferenza abbia influenzato la sua evoluzione come figlia, donna e madre.

70 disponibili

Descrizione

La particolarità del libro sta nel portare alla luce la vita di un figlio cresciuto con un genitore affetto da disturbo mentale, insieme alle difficoltà a confrontarsi con il mondo reale quando in casa permane la sofferenza psichica, evidenziando la solitudine delle famiglie e delle persone di fronte alla sofferenza, anche in senso generico, tuttora presente per risorse non sufficienti dei servizi del SSN a farsi carico di loro. Attraverso il dialogo post mortem con la madre, affetta da disturbo bipolare, la figlia rievoca la storia dentro il disturbo mentale materno, cercando di tratteggiare quanto la sofferenza abbia influenzato la sua evoluzione come figlia, donna e madre. L’autrice utilizza stralci delle cartelle cliniche e lettere familiari per ricomporre i ricordi con una scrittura lirica.Interpella diverse aree approfondite da contributi di esperti: psichiatria, psicologia, etica e bioetica, sociologia, diritto, offrendo spunti di riflessione su come la sofferenza psichica di un familiare/genitore influenzi inevitabilmente la vita di tutto il nucleo e in particolare quanta rilevanza abbia per i figli nel loro sviluppo emotivo e identitario. Sollecita il dibattito sulle scelte di fine vita, in particolare sulla capacità e autonomia decisionale della persona con disturbo mentale rispetto alla propria morte.

Luciana Coèn, infermiera, lavora nell’ambito della formazione del personale sanitario. Usa le varie forme della scrittura – poesia, diario, racconto, narrazione – per esprimere pensieri e emozioni. Ha pubblicato: Fragmenta, 1983 (raccolta di poesie); Mani sul mio corpo. Diario di una malata di cancro,  2008; Nell’utero della tua sofferenza,  2009 (raccolta di poesie), Nel tempo dell’attesa. Incontro poetico di fine vita, (raccolta di poesie). Una stanza vuota e altre stanze (2015), Quel che non sai. Figlia e madre insieme nella sofferenza psichica (2014). Ha vinto nel 2008 il Premio Speciale della Giuria per il miglior racconto autobiografico al concorso letterario nazionale Un ponte sul fiume Guai. Collabora con: Laborcare.it, Laborcare journal, Bioetica. Rivista interdisciplinare, Toscana ebraica.

Informazioni aggiuntive

Peso 0.4 kg
Dimensioni 15 × 21 × 1.2 cm
Autore

Luciana Coèn

ISBN

9788888849812

Pagine

128

Formato

15 X 21

Anno

2014

3 recensioni per Quel che non sai, figlia e madre insieme nella sofferenza psichica

  1. Giancarlo Zedde

    Rosella text_on 02/10/2014 recensioni
    Un bel libro che dovrebbero leggere le bambine degli anni 50-60 che hanno avuto una madre difficile con tanto dolore non elaborato, io sono una di queste bambine. Nel vissuto di questa esperienza mi ci sono ritrovata e rispecchiata in diverse parti. E’ stata l’opportunità per comprendere e rileggere anche la mia storia che chiamo realtà ma che ho compreso essere solo un frammento di un’esperienza più grande.

  2. Giancarlo Zedde

    Giorgia text_on 06/11/2014 recensioni
    storia di due donne del secolo scorso unite dal legame probabilmente più profondo ed importante che possa esistere: quello fra una madre ed una figlia. in questo caso particolarmente complicato dal disturbo psichico che affligge la madre, disturbo che la figlia scopre a dieci anni e che segnerà inevitabilmente il suo sviluppo. Il libro però non si limita a descrivere la relazione madre-figlia, ma affronta anche il contesto che circonda la malattia mentale: il funzionamento dei servizi sanitari, la concezione dei disturbi della psiche, gli stereotipi e la paura della follia, la solitudine delle famiglie fino alla domanda estrema: “può una persona affetta da disturbo mentale chiedere l’eutanasia?” . Se molta letteratura ha affrontato il tema del disagio da parte di genitori sani con figli disabili, Luciana Coen è probabilmente la prima a narrare la sofferenza di una bambina prima e di una donna poi, nell’affrontare il rapporto con una madre malata mentalmente.

  3. Giancarlo Zedde

    Giancarlo Brunetti text_on 29/11/2014 recensioni
    Luciana Coèn è infermiera, nella vita ha sperimentato la sofferenza e la malattia non solo per la professione che ha scelto, ma anche su sè stessa. E’ autrice di due libri dove racconta le sue esperienze usando un linguaggio diretto, semplice e intenso. Nel 2008 ha scritto “mani sul mio corpo, diario di una malata di cancro” una lucida narrazione del cambiamento che la malattia provoca sulla propria prospettiva esistenziale e della poca comprensione e umanità dimostrata da chi, nel sistema sanitario, doveva prendersi cura di lei e della sua salute.
Nel febbraio 2014 è uscito “Quel che non sai, figlia e madre insieme nella sofferenza psichica”, dove il tema centrale riguarda le scelte del fine vita, un dilemma che da anni suscita discussioni e pareri discordi. (continua…)

Aggiungi una recensione

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I accept the Terms and Conditions and the Privacy Policy

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Abbiamo modificato alcune delle nostre politiche per rispondere ai requisiti del nuovo Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali (GDPR). In particolare abbiamo aggiornato la Privacy Policy e la Cookie Policy per renderle più chiare e trasparenti e per introdurre i nuovi diritti che il Regolamento ti garantisce. Ti invitiamo a prenderne visione. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi