Stanze del silenzio

10.00 

Quid me alta silentia cogis rumpere?

«Perché mi costringi a rompere

il mio profondo silenzio?»

(Verg. Aen. 10, 63)

E se non ti trovassi…
E se non ti trovassi là dove tutti credono, come credevo anch’io, che debbano giungere le anime!?
Se fosse tutto un grande bluff.

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Descrizione

So che appartieni ad un’altra dimensione, che non comprendo e che mi fa paura.
Ti cerco ovunque, senza trovarti. Sento però di esserti vicino quando osservo la luce riflessa nel ruscello della luna di Corot, l’alba rosata di Dupré. Ti cerco nella nebbia di Seurat, negli infiniti e nella nebbia di Van Gogh, nelle sue stelle che ruotano in un cielo pieno di blu e di mistero, forse di creature di luce!

E se non ti trovassi…
E se non ti trovassi là dove tutti credono, come credevo anch’io, che debbano giungere le anime!?
Se fosse tutto un grande bluff.
Se mi illudessi a tal punto da vivere nell’attesa di quel giorno, quel mio ultimo giorno, nella speranza che sia il primo giorno con te in una nuova, sconosciuta dimensione? Sono piena di paure, di ansia, ma anche, paradossalmente, curiosa di sapere e prego perché si mantenga in me quell’ultimo secondo di lucidità, tale che possa farmi dire: «Ecco, è dunque così…! Finalmente so!»

Seguendo tutti questi pensieri, dunque, ho voluto scrivere e non solo per me stessa, ma anche per chi, colpito come me, come noi ora, voglia provare a fissare sul foglio ciò che sente – nella maniera che crede –, nel mutare quotidiano delle sensazioni e della sofferenza, o possa trovare almeno un poco di consolazione nella consapevolezza e nel riconoscimento di segni di un percorso pesante, insidioso e subdolo, ma comunque fattibile, non fosse altro per il fatto che è comune a tutti coloro che hanno vissuto da vicino e subìto la enorme sfortuna di mali senza ritorno. 
E fu per questa strada che sono giunta a ciò che ho scritto e che consegno a chi vorrà riceverlo come un mio, un nostro dono.

Mariavittoria Antico Gallina vive a Milano.

Docente universitario, direttore di collane scientifiche, preferisce si sottolinei, nel contesto di questo libro-diario, la sua attitudine al dono. Di sé, ora, vuole dire:
«… ragazza, poi fidanzata e infine moglie di Enrico. Caratteri diversi, ma sovrapponibili; interessi diversi e pochi punti in comune, ma saldissimi… quelli che contano! Pareva non potessimo avere figli: nel 1977 nacque Michele, nel 1983 Silvia. Una vita con normali alti e bassi, con gioie e problemi; una vita per l’altro, comunque e sempre. Gli lessero la mano, per gioco: “Avrai un male gravissimo”. Era la prima vacanza da sposi. Forse non fu solo un gioco: quando si profilò davvero ribaltò le nostre vite, le rovesciò, dal di dentro, scompigliò i nostri animi.

Informazioni aggiuntive

Peso 0.4 kg
Dimensioni 15 × 21 × 1.2 cm
Autore

Mariavittoria Antico Gallina

ISBN

9788888849430

Pagine

168

Formato

12 X 18

Anno

2009

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